Vitamine C e cambio di stagione
Con i cambi di stagione il nostro organismo è sempre più esposto al rischio di raffreddori e disturbi influenzali. Per questo motivo, nel periodo autunnale, sarebbe utile assumere la vitamina C. L’acido ascorbico ,infatti, o vitamina C ,attiva le funzionalità dei linfociti, le cellule incaricate di regolare le nostre difese immunitarie consentendo al nostro organismo di resistere al meglio agli attacchi esterni di infezioni batteriche e/o virali, prevenendo e curando sintomi influenzali e da raffreddamento. Generalmente ogni adulto dovrebbe assumerne una razione giornaliera di 80 mg per le donne e di 90 mg per gli uomini.
Fonti tipiche di vitamina C sono gli alimenti freschi: alcuni tipi di frutta e verdura come le arance, le fragole, i mandarini, i kiwi, i limoni, gli spinaci, i broccoli, i pomodori e i peperoni.
L'acerola
In particolare, tra le fonti più ricche di questa preziosa vitamina c’è il frutto di una pianta tropicale sudamericana, l’acerola, che sembrerebbe contenere una quantità di vitamina C, fino a 50 volte maggiore a quella dell’arancia. La qualità della vitamina C naturale dell’Acerola è data dal fitocomplesso, cioè dall’insieme di sostanze di cui è composta la pianta e che ne completano l’attività.
Infatti, oltre all’elevatissimo tenore di vitamina C, circa 1.600 milligrammi per etto, sono contenuti anche buoni quantitativi di provitamina A (all’incirca quanto le carote), di vitamine del gruppo B (in particolare acido pantotenico) e di bioflavonoidi e tannini. Tra i sali minerali sono ben rappresentati ,inoltre, calcio, ferro e magnesio.
Grazie a questa composizione, vengono stimolate le difese immunitarie, aumentando l’attività di fagocitosi dei globuli bianchi e favorendone la maturazione.
Per godere appieno di tutti i benefici di questa vitamina, però, tutti gli alimenti che la contengono dovrebbero essere conservati per non più di 3-4 giorni e consumati crudi o comunque poco cotti. Infatti, l’ acido ascorbico, appartiene al gruppo delle vitamine cosiddette idrosolubili, quelle cioè che non possono essere accumulate nell’organismo, e che devono essere regolarmente assunte attraverso l’alimentazione. Inoltre, essendo anche sensibile alle alte temperature, si perderebbero del tutto le sue proprietà in caso di cottura in acqua. E questo sarebbe un vero peccato dal momento in cui alla vitamina C sono riconosciute proprietà di un certo rilievo
I benefici della vitamina C
- E' un potente antiossidante e, in quanto tale, provoca una serie di effetti benefici sul nostro organismo, innalzando le barriere del sistema immunitario e aiutando l’organismo a prevenire il rischio di tumori, soprattutto allo stomaco, inibendo la sintesi di sostanze cancerogene.
- Come anti-age naturale, gioca un ruolo fondamentale nella neutralizzazione dei radicali liberi, combattendo l’invecchiamento della pelle e partecipando a diverse reazioni metaboliche e dirette alla biosintesi di aminoacidi, ormoni e collagene.
- E’ indispensabile per la produzione di cellule del tessuto connettivo (pelle, vasi, ossa). Mantiene sane le gengive, i denti e i capillari. Dona elasticità alla pelle.
- Disintossica il nostro organismo, contrastando le infezioni urinarie (sembrerebbe avere anche effetti purificanti da tossine accumulate per via del fumo e dell’assunzione di alcol).
- Favorisce un aumento dell’assorbimento del ferro, grazie alla stimolazione della flora batterica intestinale a produrre acido folico, che favorirebbe a sua volta l’assorbimento del ferro e della vitamina E, contrastando i fenomeni di anemia