Il plantare ortopedico su misura: “NON CHIAMATEMI SOLETTA!!!”
Chissà quante volte avrete sentito discutere del cosiddetto
“PLANTARE ORTOPEDICO” di cui spesso si parla ma di cui, molte
volte, non se ne conoscono i reali utilizzi.
Uno degli errori più comuni, quando si parla del plantare, è quello di accostarlo ad una soletta, ovvero un foglio di materiale molto spesso morbido e traspirante, interposto tra il piede e la suola della scarpa.
Tuttavia la differenza , come vi farò capire a breve, è netta. Il plantare infatti è un’ORTESI, ovvero un tutore volto a correggere o compensare alcune parti del corpo, in tal caso volto a migliorare e correggere quello che è un appoggio planare scorretto.
Nel plantare, infatti, è possibile distinguere facilmente alcune caratteristiche che lo distinguono da una semplice soletta.
Eccone alcune:
- ANATOMICO: Il plantare deve rispettare l’anatomia del piede (considerando le eventuali correzioni)
- CORRETTIVO: vi sono alcune caratteristiche e modifiche che permettono al plantare (soprattutto nella fase evolutiva) di correggere alcune patologie e dismorfismi del piede(PIEDE PIATTO, IPERPRONAZIONE, IPERSUPINAZIONE ETC)
- COMPENSATIVO: esso permette di compensare l’appoggio plantare anche in patologie particolari come DIABETE, ARTROSI, ARTRITE REUMATOIDE etc.
- DI SCARICO: attraverso alcune metodiche è possibile scaricare, quindi azzerare o diminuire nettamente, l’appoggio in alcuni punti. Questa caratteristica è fondamentale per alcune patologie quali METATARSALGIE, FASCITI PLANTARI, SPERONE CALCANEARE, NEUROMA DI MORTON ETC




A molti la domanda sorge spontanea: può un semplice plantare espletare tutte queste funzioni?
Si, e queste sono solo alcune caratteristiche funzionali dell’ORTESI PLANTARE!
Da non dimenticare inoltre che la figura addetta alla realizzazione e presa misura del plantare è il TECNICO ORTOPEDICO ABILITATO!